Opera

Ero e Leandro

tragedia lirica in 3 atti
Compositore:
Bottesini Giovanni (22/12/1821 - 07/07/1889)
Librettista:
Boito Arrigo (24/02/1842 - 10/06/1918)
Compositore:
Mancinelli Luigi (05/02/1848 - 21/02/1921)
Prima rappr.:
Torino, Teatro Regio: 11/01/1879
Macrogenere:
melodramma
Lingua:
italiano

Ambientazione

La tragedia ha luogo a Sestos, città marinara della Tracia in riva all'Ellesponto.

Personaggi

N.PersonaggioQualifica personaggio Ruolo vocale
1 Ero sacerdotessa di Venere [non indicato]
2 Leandro d'Abido [non indicato]
3 Ariofarne arconte di Tracia e re dei sacrifici [non indicato]

Quadri scenici

Atto primo. Il tempio di Venere

1.1 scena 1 - Il *tempio di Venere
[Il tempio di Venere.] Nel fondo un lato del portico annesso al tempio di Venere, a sinistra la facciata del pronao. La scena è a cielo scoperto. Mirti, cipressi, platani, oleandri, verdeggiano davanti alle colonne e da tutti I punti della scena. Nel mezzo la statua di Venere, a destra la statua d'Apollo. La porta del pronao è aperta, vi sarà un' ara ardente sulla soglia. Nel fondo, attaverso un intercolonnio del portico e dove le fronde si diradono, si vedrà un lembo di mare tranquillo e d'orizzonte; la stella Venere brillerà sul mare. Ricorronto le afrodisie, feste della Dea. All'alzarsi della tela il Coro è in parte chino, in parte prostrato verso la porta del tempio adorando. Sulla soglia del tempio sono disposte delle ghirlande, delle offerte votive, dei calici d'oro, delle conchiglie, dei rami di mirto; tre tempieri ed un neòcoro staranno sulla porta del pronao ad alimentare il dumo dell'incenso. -- Luce d'alba.

Atto secondo. L'Afrodisio

2.1 scena - - Parte del tempio di Venere consacrata ai misteri
Parte del tempio di Venere consacrata ai misteri, splendidamente illuminanto da candelabri e da torcie. Ariofarne, confulgida pompa di vestimenti, seduto su d'un trono. Ero e Leandro discosti. Presso Ariofarne schieati: un Jeofante coperto di porpora e col diadema, il Dadùco portante una fiaccola, l'Epibomo il quale erge sulle braccia una piccola statua d'argento della Dea, l'Idràno coll'acqua della purificazione, i Cantori, i Citarèdi, quattro Ierauleti coi flauti sacri, le trome sacre, I Pirofori coi tripodi ardenti. Nel fondo l'altare di Venere altissimo, più bassi gli altari d'Apollo e di Bacco.

Atto terzo. La torre della vergine

3.1 scena 1 - Interno della torre
Interno della torre. Ottagono. Nel lato obliquo, a sinistra, un alto e vasto verone. Alla destra, in fondo, una rampa che discende e fora il pavimento, indica essere ivi l'unico ingresso della torre. Le muraglie sono annerite dal tempo e spoglie. Nel mezzo della scene è un giaciglio coperto da una pelle di leopardo. Poco discosto sta un vasto tavolo, sul tavolo una face accessa, una clessidra, una conca marina formata in guisa di portavoce. Accanto al tavolo un sedile sul quale Ero siede, e osseva la clessidra. Notte. Un raggio di luna incerto penetra or sì or no dal verone. Il vento porta le voci lontane dal mare.

Rappresentazioni

DataLuogo ed EdificioTitoloGenereRappresentazione
11/01/1879 Torino, Teatro Regio Ero e Leandro tragedia lirica prima assoluta
quar. 1880 Roma, Teatro Apollo Ero e Leandro tragedia lirica
prim. 1883 Milano, Teatro Manzoni Ero e Leandro tragedia lirica

Libretti

AnnoTitoloEdizioneLuogo ed Editore
1879 Ero e Leandroprima edizione assoluta Torino, Roux e Favale
1879 Ero e Leandroristampa Torino, Tip. Roux e Favale
[1879-1887] Ero e Leandro Milano, R. Stabilimento Ricordi
[1880] Ero e Leandro Milano, Tito di Gio. Ricordi
[1880] Ero e Leandro Milano, Tito di Gio. Ricordi
[1883] Ero e Leandro Milano ; Paris, R. Stabilimento Musicale Tito di Gio. Ricordi : V. Durdilly & C.ie

Bibliografia

  • Sessa 2003
    Sessa, Andrea, Il melodramma italiano 1861-1900. Dizionario bio-bibliografico dei compositori, Firenze, Olschki, 2003.
  • Ambìveri 1998
    Ambìveri, Corrado, Operisti minori dell'Ottocento italiano, Roma, Gremese, 1998, 159 p..